LA VITA

2° parte

   Anche nel cervello  l’attività è riconducibile  a variazione di stato, perché è movimento di neuroni, ma la produzione che ne deriva ha un’altra natura e soprattutto non è l’effetto necessario della causa che lo ha determinato, perché appena prodotto acquista una sua realtà indipendente, del tutto priva di ogni legame che non sia quello che lo accoglie in un contesto particolare, molto complesso. La percezione delle modificazioni sensoriali sono immagini soggettive della psiche che a loro volta rendono possibile la formazione di altre immagini che non sono più legate allo stimolo e alla variazione successiva delle cellule cerebrali.  I concetti, le idee, il pensiero in una parola, non hanno un corrispettivo oggettivo, ma lo propongono come realtà e può essere trasmessa come tale al cervello che a sua volta può trasmetterlo alla dimensione sensoriale.  Una vibrazione trasmessa dall’udito, ad esempio, è un suono nella mente, una produzione che ha valenza psichica e che resta nella mente anche quando la vibrazione non c’è più.  A livello psichico, il confronto di più suoni può generare una melodia che il cervello trasmette all’apparato vocale, da cui il canto che appartiene esclusivamente alla dimensione psichica, in quanto, nella dimensione organica dell’uomo, è soltanto variazione e movimento della tensione sensoriale.

   La differenza reale tra realtà fisica e realtà psichica è la differenza che c’è tra quantità e qualità.  Il mondo fisico, spaziale e temporale, è quantitativo, mentre l’altro è qualitativo.  La diversità oggettiva della realtà materiale è riconducibile alla diversità degli atomi che la costituiscono, ma gli atomi non si differenziano tra loro per caratteristiche qualitative, ma per quelle quantitative.  Ogni atomo risulta dall’agglomerato, in una certa forma, di particelle uguali per tutti, che vanno a formare il nucleo e dagli elettroni che lo contornano e quindi la loro diversità non è sostanziale, nel senso che gli elementi costitutivi sono gli stessi.

  Nella dimensione psichica, solo impropriamente si può parlare di pure rappresentazioni, ossia non esistono percezioni di sensazioni particolari, perché esse sono come dei tasselli, dei mattoni di una rappresentazione molto complessa.  Nel momento in cui si esce dal livello corporeo, fisico, materiale, sia dei sensi che del cervello, le rappresentazioni psichiche diventano situazioni articolate e complesse.  I dati che provengono dall’ambiente non vengono ricevuti passivamente ma acquisiti attivamente, ossia filtrati, colorati, integrati in una soggettivazione in cui converge tutto il soggetto ricevente, Essi sono il risultato dell’interazione del dato che diventa acquisito, ossia integrato in una complessità che le accoglie, trasformandosi, nel ridurle a sé.  A livello psichico, infatti, i dati sensoriali, proprio perché relazioni, si accompagnano a stati d’animo, emozioni, sentimenti, passioni e diventano espressione e attivazione di tutti quei processi mentali che costituiscono la vita psichica.  Privati della loro provenienza, diventano elementi, conservati nella memoria, come situazioni concrete ma non più legate a situazioni reali, che sono confrontate, associate, concettualizzate, in una parola, integrate in una complessità dinamica, che si arricchisce senza perdere nulla, nella trasformazione, e assumendo, in tal modo, una propria realtà autonoma.

  La vita psichica è la dinamica e imprevedibile articolazione di un sistema di relazioni che non ha una linearità definibile preventivamente, ma ha una sua identità che discende dal fatto che le possibili relazioni, attraverso le quali si realizza la vita psichica, sono variabili in modo indefinito.  Tutto ciò che entra a far parte e a costituire la dimensione psichica dell’uomo, può acquistare un’incidenza diversa in momenti diversi o provocare situazioni contraddittorie, stati di tensione, sconvolgimenti e situazioni già sperimentate e ormai superate. 

  Le relazioni che costituiscono il mondo psichico, sono trasmissibili da un individuo all’altro, per cui anche esse sono dati che entrano a far parte del sistema di relazioni costituenti la vita psichica.   Gli stati d’animo di ognuno possono tramettersi attraverso la dimensione corporea e quindi attraverso i sensi, anche se nella vita appare un sesto senso, l’intuito, che permette un rapporto diretto e non sensoriale.

   Nei prodotti umani, soprattutto, è possibile trovare le relazioni psichiche dell’altro. Basta pensare a un quadro, a una poesia, ma anche a uno scritto, un oggetto comune, un reperto storico che trasmettono un mondo diverso, dato significativo e indispensabile per l’acquisito.

   Tutto ciò che costituisce l’ambiente delimitato fisicamente e temporalmente, come anche quello storico e quello che risulta elaborazione psichica di tutti gli altri uomini, è fattore di attivazione e di trasformazione della vita individuale, tanto più incidente quanto più assimilato nella dimensione soggettiva.  La vita psichica, infatti, si costituisce come puntualizzazione continua di tutti gli elementi che il soggetto ha assunto nella sua prospettiva unica e personale, elaborandoli e amalgamandoli nel modo in cui li ha assunti soggettivandoli.

Pratola Vittorio

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