2a parte
L’uomo può essere geniale, andare oltre i limiti dell’intelligenza che, come quella artificiale compone in tanti modi diversi e anche nuovi gli elementi in suo possesso, ma che non può andare al di là di essi. E’ quanto gli stessi cultori della scienza hanno dovuto constatare, per cui alla certezza che la natura non facit saltus, cioè che è sempre possibile trovare un algoritmo capace di inquadrare, e quindi di comprendere, ogni fenomeno in una connessione logica, hanno contrapposto la teoria del Relativismo o la teoria dei quanti di energia.
Tuttavia, anche se i limiti dell’intelligenza umana, nonché di quella artificiale, sono evidenti di fronte a fenomeni che non riescono a spiegare, ma che pensano di poter comprendere e giustificare nell’ulteriore cammino del progresso scientifico, oggi le previsioni del futuro si delineano drammaticamente catastrofiche per l’umanità.
Già la diffusione e l’utilizzo dei calcolatori, i computers, stanno incidendo fortemente sulle nuove generazioni. La loro funzione era e dovrebbe essere, quella di fornire rapidamente ogni elemento che serva al ricercatore per le sue attività. Dovrebbero essere dei depositi di informazioni relative alla ricerca che si vuole effettuare, ossia tutto quello che altri ricercatori hanno già elaborato. Il progresso scientifico e culturale consiste nell’ incrementare il contributo che altri hanno realizzato prima di noi o accanto a noi. Per molti giovani e ormai meno giovani, i calcolatori hanno determinato una dipendenza sempre più invasiva, o meglio sostitutiva, delle proprie capacità cognitive e affettive.
Le funzioni, tutte le funzioni dell’uomo, da quelle fisiologiche a quelle psicologiche, vanno esercitate e incrementate. Come per i muscoli, che se non vengono sollecitati con l’esercizio tendono ad atrofizzarsi, così avviene per le funzioni intellettive ed affettive: inaridiscono fino a scomparir., come hanno dimostrato le ricerche sull’evoluzione delle specie viventi. Sempre più frequentemente è possibile rilevare nelle nuove generazioni una crescente incapacità ad elaborare i dati che possono facilmente trovare organizzati nel computer, perfino a livello verbale e nella connessione logica del pensiero. D’altra parte l’intelligenza artificiale fornisce composizioni letterarie, soluzioni tecniche e scientifiche, nonché musicali, che sono assunte totalmente e acriticamente, senza alcun intervento di chi le cerca. Viene meno il processo di interiorizzazione e di assimilazione, in cui consiste lo sviluppo delle capacità umane, e resta soltanto una passiva ricezione di una veste esteriore e puramente formale.
In tempi lunghissimi l’essere umano si è adattato all’ambiente modificando la sua struttura anatomica in relazione alle funzioni da svolgere e se queste funzioni sono venute meno anche gli organi relativi si sono trasformati o si sono atrofizzati. E’ quanto avviene anche durante la breve esistenza individuale: normalmente non vengono attivate quelle articolazioni corporee che diventano naturali per i contorsionisti e si perde del tutto la possibilità di attivarle dopo i primi anni di vita. Quali conseguenze possono prevedersi in relazione alla produzione di cibi sintetici?
La popolazione cresce rapidamente; le variazioni climatiche incidono negativamente sui ritmi naturali, desertificano gran parte dei continenti e provocano sconvolgimenti atmosferici sempre più intensi e diffusi; la fame nel mondo è diventato il primo problema da affrontare e il ricorso ai cibi sintetici sarà la soluzione immediata da adottare. Le conseguenti trasformazioni dell’organismo umano non sono prevedibili, ma è prevedibile che ci saranno e che potrebbero essere indotte artificiosamente.
Attualmente, grazie alla medicina, è possibile effettuare trapianti di organi, sostituzioni con organi artificiali, ricostruzione di arti operativi grazie a microchips che captano impulsi trasmessi dal cervello. Reciprocamente l’utilizzo di elettrodi che inviano impulsi al cervello consente di provocare reazioni cerebrali alle quali corrisponde una determinata attività psichica, come visioni, sensazioni, stati d’animo ai quali si associano reazioni comportamentali prevedibili. L’egoismo umano ha già approfittato di questi progressi della medicina nell’incessante incrementarsi del traffico illegale di organi. Chi ha le possibilità economiche compra certi organi a chi può venderli o li affitta, come per l’utero a pagamento, purtroppo esiste anche un commercio di organi che beceri individui si procurano con il rapimento e l’uccisione soprattutto di giovani. In natura è normale che degli esseri umani vivano senza una madre, senza un padre o senza genitori, ma è eclatante affermazione dell’egoismo più bestiale privarli, preventivamente e consapevolmente, di una madre, con la prassi dell’utero in affitto, o del padre, con la scelta di uno spermatozoo donato (o comprato) da un individuo che abbia certi requisiti fisico-biologico. E’ la conseguenza del perseguimento e della soddisfazione del proprio narcisistico compiacimento di se stessi e mancanza totale di empatia per quegli esseri umani che in tal modo vengono messi al mondo. Si ritiene poi di annullare le conseguenza del proprio comportamento facendo ricorso a soluzioni formali come l’eliminazione dei termini di madre e padre e la loro sostituzione con genitore uno e genitore due, per non provocare traumi che purtroppo segneranno e resteranno per sempre.
La clonazione, anche se vietata dalle leggi vigenti, permette, a chi ha le possibilità economiche, di duplicarsi o moltiplicarsi, per adesso soltanto geneticamente, per immobilizzare un’esistenza egoisticamente ripiegata su se stessa, senza prospettive di cambiamenti.
Per adesso è soltanto il sogno di pochi, patologicamente attaccati alla propria esistenza, ma nel futuro …
Pratola Vittorio
Lascia un commento